Non perdo la strada come fanno gli sciocchi o i turisti, piuttosto perdo me stesso, mi libero per qualche ora del peso ingombrante del mio io.

Vagabondare per scoprire ad ogni camminata un pezzetto di città (di mondo-ndr).

L’imperativo è perdersi per ritrovarsi, vagare per concentrarsi nel momento presente, osservare i dettagli per riconoscere le proprie imperfezioni. Solo così l’animo può guarire dalle turbolenze del vivere.

                    Da Facebook “Camminando per l’EUR-Emanuela Felicia”/ Federico Castigliano


© P. S. Parcesepe-Firenze